DIFESA E SICUREZZA: SFIDA OCCIDENTALE NEL SAHEL E RUOLO DELLA RUSSIA
Cosa sta avvenendo nel Sahel e quali interessi strategici sono in gioco anche per l’Italia?
Dall’antiterrorismo al Gas, dai flussi migratori alla competizione tra potenze nel mediterraneo allargato, sono molti i dossier di cui parleremo con gli esperti che interverranno al seminario fisico e online “Difesa e Sicurezza: la sfida occidentale nel Sahel e il ruolo della Russia” al hashtag#POLIMI.
Gli interventi del Generale Paolo Capitini, Defense and Space Professional e di Mirko (Parabellum) Campochiari, analista e storico militare, saranno moderati da Alessandro Pozzi, socio Centro Studi Esercito e membro hashtag#IISS International Institute for Strategic Studies.
Punta dell’iceberg sono 8 colpi di Stato negli ultimi 3 anni (due in Mali, poi Guinea e Sudan nel 2021; Burkina Faso e Guinea Bissau nel 2022; Niger e Gabon nel 2023), 5 tentativi di golpe, 2 guerre civili a bassa intensità (Repubblica Centrafricana, Sudan).
La “cintura dei golpe” dell’Africa Francofona è accomunata dal crescente rifiuto di idee considerate neocolonialiste come democrazia, diritti umani, interdipendenza economica e monetaria coi paesi occidentali (Franco hashtag#CFA hashtag#Euro hashtag#USD): tale ostilità è acuita da corruzione, inadeguato contrasto ai gruppi jihadisti e pervasive campagne russe di hashtag#cognitive hashtag#warfare.
Le nuove giunte militari sono attratte dalla hashtag#Russia (storica potenza coloniale) per supporto militare e sicurezza interna anche tramite Private Military Companies hashtag#PMC come la hashtag#Wagner, mentre dalla hashtag#Cina si aspettano copertura economico-politica, in funzione hashtag#geopolitica anti occidentale.
Incoerenti risposte da hashtag#EU hashtag#G7 hashtag#ECOWASS stanno facendo passare il messaggio che basti resistere alle sanzioni per venire, prima o poi, normalizzati (come l’ENL di Haftar).
Gli hashtag#USA prendono atto del “France dégage!” e tutelano le 34 basi militari hashtag#USAFRICOM, strategiche nelle campagne anti terrorismo quanto nel contenimento dei progetti di presenza atlantica cinese.
Per i decisori politici nazionali è fondamentale contribuire ad arginare la destabilizzazione di nord africa e Sahel, accelerata dopo il Golpe Haftar del 2019 e la conseguente penetrazione militare di Russia e Turchia. Pochi numeri danno la misura del rischio.
hashtag#Sicurezza Energetica: il 39% (in aumento) del gas arriva in Italia da Algeria e Libia che hanno forti accordi militari con la Russia, da cui importiamo ancora il 16% del nostro fabbisogno 2022.
hashtag#Antiterrorismo: la principale rotta di immigrazione illegale in Italia passa da Niger e Libia, dove cresce l’impiego di miliziani siriani da parte delle PMC sia russe che turche.
hashtag#Sicurezzadigitale : il 99% del traffico Internet viaggia via cavo e progetti strategici come Medusa e 2Africa transitano sotto lo stretto di Sicilia per servire il mediterraneo allargato.
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