CORSA CONTRO IL TEMPO IN MEDIO ORIENTE E OLTRE
L’imminente invasione di hashtag#Gaza sarà una catastrofe umanitaria, morale e strategica capace di danneggiare la hashtag#sicurezza a lungo termine di Israele, imporre costi umani incalcolabili ai hashtag#palestinesi e minacciare i principali interessi hashtag#USA in medio oriente, hashtag#Ucraina e nella competizione con la hashtag#Cina per l’ordine indo-pacifico.
L’imminente visita straordinaria del Presidente Biden in hashtag#Israele in tempo di guerra, persegue tre obiettivi simultanei:
1) dimostrare fermo sostegno a Israele mentre combatte per eliminare la minaccia di Hamas
2) rassicurare i musulmani sulla volontà di trovare modi per alleviare le sofferenze umanitarie a Gaza
3) dimostrare agli ex PVS, cosiddetto “Sud Globale”, che Washington e non Pechino o hashtag#Mosca, è oggi la potenza più vicina a un garante dell’ordine globale.
In queste stesse ore gli USA annunceranno la riduzione delle sanzioni imposte sull’export di hashtag#petrolio hashtag#Venezuelano: l’allentamento seguirà la firma di un accordo tra il governo di Maduro e l’opposizione venezuelana, sostenuta dagli Stati Uniti, che includerà l’impegno del governo socialista a consentire un voto più libero nel 2024.
Si tratta di un radicale cambiamento nella politica estera americana in hashtag#Venezuela, che detiene la principale riserva mondiale di petrolio stimata a circa il 18% del totale e pari a oltre 46,9 miliardi di tonnellate: avviare una soluzione alla crisi politica del paese in questa fase persegue anche l’obiettivo geo-economico di allentare le tensioni sui mercati energetici mondiali.
Questa sequenza di azioni che gli USA stanno intraprendendo, dimostra una volta di più che, come per ogni grande potenza , “l’America non ha amici o nemici permanenti, solo interessi” geopolitici.
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