LE INFRASTRUTTURE RIDISEGNANO IL POTERE
In questo nuovo podcast della serie “Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza”,
analizziamo l’importanza crescente delle infrastrutture e come stiano
ridisegnando le leve della geopolitica.
Gli effetti di eventi apparentemente non correlati, come un attacco informatico, le decisioni di un imprenditore come Elon Musk, una siccità a Panama, evidenziano la nostra dipendenza da infrastrutture complesse e fortemente interconnesse tra loro.
Queste interruzioni nel funzionamento delle infrastrutture possono avere ripercussioni globali, ritardando le spedizioni di merci, interrompendo le cure mediche, piuttosto che interferendo con un’azione militare sul campo.
Il potere di uno Stato oggi dipende ampiamente dalla sua capacità di influenzare e gestire questi sistemi, tuttavia i governi non hanno più il monopolio nel controllo delle relazioni internazionali.
La svolta infrastrutturale nella geopolitica rivela che il mondo ha una nuova serie di mediatori di potere, come le le società tecnologiche, le banche multinazionali, gli asset manager e gli operatori satellitari: questi attori restano assoggettati al controllo dello Stato in cui risiedono, ma ne diventano, sempre più, controparti negoziali.
Di tutto questo e della competizione tra Stati Uniti e Cina in ambito infrastrutturale offriamo, come sempre, un visione d’insieme molto concreta e, confido, utile anche in ambito lavorativo.
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